… ve lo diciamo alla fine.
Perché prima di chiudere questa edizione del festival vogliamo raccontarvela e condividere con voi i sentimenti che ci avete fatto sperimentare.
Sin dalla prima serata, con lo spettacolo della compagnia Teatro Possibile, e il suo viaggio tra i ricordi. Il racconto della nascita, degli incontri tra ragazzi, delle storie d’amore. Tante storie e un filo comune, quello dell’emozione.
Fuori Contesto che, nella seconda serata, ci ha affascinato con un monologo intimista e le sue coreografie ipnotiche. Storie di donne, fragili, vulnerabili ma capaci di scelte difficili e portatrici di una forza inaspettata.
Infine, la compagnia Girasoli, ha chiuso il Festival con una sua rivisitazione dell’Amleto di Shakespeare, ripercorrendo tra visioni, sogni e audaci intuizioni, la tragedia del principe danese in uno spettacolo in equilibrio tra il comico e il grottesco.
Ma Anticorpi non è stato solo teatro, quest’anno abbiamo avuto la presentazione di due libri, “La zattera di nessuno” di Piera Principe e “Il pubblico del Teatro Sociale” a cura di Ivana Conte, e sono state occasioni per discutere con le autrici e con il pubblico sul significato del teatro, come strumento di integrazione e inclusione sociale.
E vogliamo ringraziare il pubblico che quest’anno ci ha sorpresi, per numeri e interesse. Molti di voi erano in platea a seguire tutti gli spettacoli proposti, il ché ha dato un valore particolare all’impegno dell’associazione. Speriamo che ciascuno di voi abbia portato a casa un’emozione, un momento, uno spettacolo, adesso però è il momento di dirvi quello che più degli altri ha colpito la giuria.
Il vincitore della quinta edizione del festival Anticorpi è:
La Compagnia Girasoli, con “C’è del Marcio in Danimarca”
con le seguenti motivazioni:
Lo spettacolo C’è del Marcio in Danimarca si distingue per una drammaturgia interessante e ben calibrata e per una regia raffinata. Il genere comico si mescola sapientemente a quello serio. Le atmosfere sono suggestive e grottesche e le musiche ben scelte. Inoltre il lavoro sui personaggi, curato e attento, mostra anche il sotterraneo lavoro di integrazione.
L’associazione ringrazia la giuria, composta da Paolo Gaspari, Nino Pizza, Roberta Ortolano, Giorgia Vicenti e Suzana Zlatkovic, tutte le compagnie che hanno partecipato, le associazioni con cui abbiamo collaborato, Agita e Casa dello Spettatore, la biblioteca Quarticciolo, per averci concesso lo spazio per le presentazioni, e La casa dei Teatri e della Drammaturgia e Zetema per averci ospitato al Teatro Quarticciolo.
Speriamo di vedervi ancora con noi, e vi diamo appuntamento alla prossima edizione del festival.
Gli Anticorpi