La Festa è il secondo capitolo di una trilogia iniziata con lo spettacolo L’Attesa e che si chiude con L’Assenza. Il lavoro è nato da una esplorazione delle possibilità corporee ispirate dalla parola stessa che da il titolo allo spettacolo. Non è una narrazione tradizionale fondata sulla predominanza del testo e sulla riconoscibilità di una storia, ma una rappresentazione di visioni: la festa è un compleanno ma anche violenza che esplode, artificio che cela la sofferenza, desiderio al culmine, felicità del nulla, malinconia di ciò che si crede festa e che invece festa non è.
La Festa è uno spettacolo che celebra il momento dello spreco, della massima tensione, del prolungamento di uno stato di coinvolgimento totale dell’essere. La Festa è un momento ironico, crudele, dove si cerca, ostinatamente e vanamente il desiderio nel suo culmine. La Festa è uno stato irraggiungibile, chimerico, al quale tutti aspiriamo continuamente; è il luogo della coazione a cercare un godimento continuo che ci rende prigionieri. Qui si manifesta il rituale della conoscenza, la sacra rappresentazione della preparazione prima della condivisione di uno spazio comune. Forse non si celebra nulla, forse è una celebrazione continua. Forse non ricorre altro che non sia l’incessante vivere con e per qualcuno.
Con Emilia Balbo, Roberto Cortellesi, Simone Di Pascasio,
Davide Marzattinocci, Elio Meloni, Elisa Menon, Patrizia Milanese, Giusi Nazzarro, Giuseppe Vomero.
Regia di Davide Marzattinocci.
Coordinamento, audio e luci di Suzana Zlatkovic.
Aiuto di scena ed interferenze filosofiche di Diana Milos.