Ivana Conte si occupa di progettazione, formazione e organizzazione teatrale; cura progetti di educazione al teatro e di formazione del pubblico per la Casa dello Spettatore, struttura derivata dal Centro Teatro Educazione dell’Ente Teatrale Italiano, con il quale ha collaborato per oltre dieci anni. È responsabile del settore Teatro Sociale per l’associazione Agita. È stata tra le curatrici del censimento nazionale Teatro e Disagio; ha coordinato il Progetto Europeo Diverse Abilità, ha recentemente curato la redazione del volume Speciale Pubblico – sperimentazione di progetti pilota per la formazione del pubblico teatrale – e la sezione Teatro e Disabilità del dvd Teatri di Comunità. Nel 1990 è uscito il suo primo libro di poesie Il sortilegio bianco e nel 2010 Il tempo necessario, scritto con Paolo Gaspari. Tratto da “Il pubblico del teatro sociale” Franco Angeli, Milano, 2012
Carlos De La Fuente inizia l’attività professionale collaborando, come assistente alla fotografia, presso lo studio del fotografo Alberto Incrocci (Image Bank), della fotografa Patrizia Savarese (Contrasto) e dello “studio 54” maturando conoscenze specifiche nel settore pubblicitario e della moda. Dal 2001 ha focalizzato la sua attività nel campo della fotografia Archeologica e d’Arte partecipando alle campagne archeologiche di numerose missioni italiane ed estere (in Egitto in collaborazione con professori e ricercatori dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, dell’Istituto Universitario Orientale di Napoli, dell’Università di Roma Tre, del Metropolitan Museum of Art New York) e prendendo parte a progetti di cooperazione italiana allo sviluppo (in Egitto in collaborazione con l’Università degli studi di Pisa e con la partecipazione dell’ Università di Roma “La Sapienza”). In particolare la collaborazione con la cooperazione allo sviluppo nel Gilf Kebir ha dato luogo successivamente ad una serie di mostre fotografiche e conferenze in giro per l’Italia. Il tema del restauro vede la collaborazione con lo studio “Emmebi” attivo nel campo della diagnostica artistica e la valorizzazione del patrimonio culturale ed è stato affrontato anche attraverso specifiche docenze inerenti la fotografia e gli strumenti a supporto alla fotografia applicati alle tecniche di restauro. Dal 2007 è docente del laboratorio di fotografia nell’ambito dell’atelier del corso di “Visual e Graphic Design” presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza – Facoltà di Architettura L. Quaroni”– Corso di Laurea in disegno industriale.
Enzo Francesco Testa si è diplomato all’Accademia dell’Immagine dell’Aquila, dove ha potuto conoscere e seguire insegnanti come Vittorio Storaro, Roberto Perpignani, Francesco Rosi, Giovanni Tantillo; ha ottenuto la specializzazione in produzione audiovisiva con tesi sull’ontologia dell’immagine ed è stato riconosciuto esperto mass media (cinema e comunicazione audiovisiva). Presso la “Scuola Romana di Fotografia” ha perfezionato lo studio della fotografia e del reportage. Ha approfondito e praticato fotogiornalismo con Stefano Schirato. Recentemente ha lavorato come montatore per servizi giornalistici (ABIEVENTI), video operatore, montatore video per convegni (AVS di Roma , Gruppo Prime), operatore video (LIMELITE – convegno Internazionale Inperpol), montaggio e riprese video backstage campagna pubblicitaria 2013 di PIGINI, collaborazione in veste di grafico video per il Teatro stabile di Innovazione L’UOVO dell’Aquila (spettacolo TANGAMENTE), riprese e montaggio RVM per “UNOMATTINA” Rai Uno (rubrica “storie vere”, produzione LDM 2012), regia format e gestione palinsesti per High Life Tv, regia videoclip istituzionali (Regione Lazio Prime Group), montaggio clip (CNR, Fondazione Patrizio Paoletti)
2011. Nell’ambito di due spedizioni scientifiche in Hymalaya e Karakorum (2002 e 2007 Centro Documentazione Alti Appennini) ha contribuito a realizzare due documentari: “Mondi sospesi” del quale ha curato il montaggio e “Uomini di pietra” in cui figura come regista e montatore. È stato insegnante di “Final Cut pro” (Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze dell’immagine de L’Aquila, Istituto Roberto Rossellini di Roma).
Futura Tittaferrante si laurea in Discipline dello Spettacolo dal Vivo a Bologna, con una tesi incentrata sul segno lasciato dalla fotografia di scena. Nel mentre la sua formazione varia dalla scenotecnica per il teatro agli allestimenti per set cinematografici, affianca gli studi a varie corsi tecnici ed assistenze come scenografa costruttrice e come arredatrice per set cinematografici collaborando dal 2007 al 2009 come assistente alla scenografia per Tiziano Fario (scenografo di Carmelo Bene) per la messa di una serie di allestimenti teatrali tra i quali ‘A Sciaveca di Mimmo Borrelli. Si affianca perciò alla fotografia di scena con una formazione tecnica propria, formandosi anche in questo caso grazie alla pratica diretta sulle scene e in seguito affiancando due fotografi di scena come Tommaso Le Pera e Marco Caselli Nirmal. Oggi produttrice d’immagini e promotrice d’iniziative tese a valorizzare l’utilizzo della fotografia, ha esposto sue mostre personali e curato progetti fotografici tra Bologna, Reggio Emilia, Roma e a Napoli. Attualmente collabora come fotografa di scena alternandosi tra il cinema e il teatro. Tra le sue collaborazioni più recenti: l’Istituto Cinecittà Luce in occasione del Festival di Cannes e di Venezia, le compagnie Accademia degli Artefatti, Compagnia della Fortezza e Balletto Civile e poi Antonio Latella, Daria Deflorian, Pascale Rambert, i Festival Short Theatre e VIE Scena Contemporanea Festival.