Simone Di Pascasio
Chi non si fa attendere è Simone Di Pascasio, due metri e spicci di altezza, per Emilia è biondo, ma lui non lo sa, per cui si ostina ad avere i capelli neri. Per tutti e sopra-tutti è il “faro” della compagnia: un dinoccolato compendio di caos organizzato che non sa cosa significhi risparmiarsi. Si allena alla resistenza fisica da quando era bambino nella campagna romana di Grottarossa, dove è nato, quando faceva la lotta col fratello e nelle pause sognava di diventare uno scienziato pazzo. C’è riuscito solo a metà. Oggi è un attore pazzo. “Felicemente condannato” come dice di essere sul palco, nutre tuttora desideri irrazionali: essere un grande calciatore, saper volare, parlare con gli animali. Dicono ci sia riuscito, ma non è dato sapere in cosa. E se questo vi sembra strano è perché forse non l’avete ancora visto in scena.
autrice biografema Monica Martino
foto Jessica Tosi
Giuseppe Vomero
Giuseppe Vomero, per tutti Pino, nasce e cresce a Roma nella borgata Trullo, gioca fra le buche di via Acetona a “malocchi” e con le sorelle a nascondino. Da bambino voleva fare lo scrittore oppure il bidello e questo la dice lunga su quanto gli piaccia ponderare le sue decisioni e le sue uscite. Oggi con Teatro Buffo è un attore gentile e disciplinato. Pino, ottima spalla e pronto all’ascolto, viene definito dai suoi colleghi un “computer vivente”, ma in cuor suo alberga un desiderio semplice: andare a Barcellona con la sua futura fidanzata.autrice biografema Monica Martino
foto Jessica Tosi
Roberto Montosi
Roberto é un sacco di tempo che non lo vede nessuno. Dice. Eppure su quel palcoscenico ‘zampilla’ e risorge, dicono. Si maschera e smaschera. Qualcuno allora lo guarda. La sua casa non è il guscio spezzato dove abita. Non più. La sua vita è dove piega e pialla il legno, dove le mani gli profumano di resina, dove progetta la forma dei suoi mobili, nel gesto che accompagna suo figlio su un nuovo percorso. E poi è sul palco del teatro dove ‘vola verso il suo obiettivo’. Lì trova i suoi fratelli impavidi e le sue sorelle tersicoree. Ora molti lo guardano e tutti lo vedono: ora sa che ‘ danzando tutto si sarebbe avverato’.autrice biografemi Monica Martino
foto Jessica Tosi
Irene Maria Giorgi
Dell’odore di mosto della cantina abruzzese che frequentava col nonno, Irene è ancora impregnata.Delle discese spericolate in slittino l’Irene di oggi ne ha fatto coreografia. Sarà quest’ebbrezza che, a detta dei suoi compagni di scena, la rende un po’ ballerina e un po’ strega? Eppure sembra guardare gli altri dall’alto con una lucida saggezza di 28enne e sembra sapere, senza dire, dove vuole andare: la Norvegia e le aurore boreali, l’India sacra e le spezie coabitano senza conflitti nello stanza dei suoi desideri di avventura, ma per il momento è il palcoscenico di Teatro Buffo la sua palestra di vita.autrice biografema Monica Martino
foto Jessica Tosi
Suzana Zlatkovic
Suzana Zlatkovic
Nata e cresciuta a Belgrado, nel 1995 approda in Italia più precisamente a Roma dove tuttora vive e lavora. Portando con se dai Balcani il titolo di infermiera professionale, rimane nel campo della cura dell’altro, cambiando il paradigma dalla mera assistenza infermieristica alla relazione d’aiuto. Completa il corso di assistente socio sanitario, operatore di teatro nel sociale, e nel 2021 si laurea in scienze e tecniche psicologiche.
Da novembre del 1998 al gennaio del 2019 è socia fondatrice e operatrice socio sanitaria della Cooperativa “Spes contra spem” che ha promosso, in collaborazione con il V Dipartimento del Comune di Roma e la ASL della IV circoscrizione, i progetti di residenza per le persone adulte e comunità alloggio per i minori in difficoltà.
Nel 2007 fonda il gruppo teatrale integrato Teatro Buffo. Una compagnia teatrale composta da persone con e senza disabilità. La compagnia in pochissimi anni diventa un forte punto di riferimento non solo per i partecipanti ma anche per il pubblico che la segue. Negli anni la compagnia viene invitata a presentare i propri spettacoli in teatri in tutta Italia e all’estero, e vince svariati premi.
Nel 2011 fonda l’Associazione Culturale Anticorpi che si occupa di promozione del teatro sociale e organizza il Festival intitolato Anticorpi. L’esperienza del festival si ripete per ben sette anni portando in scena spettacoli da tutta l’Italia nei più importanti teatri Romani. L’associazione inoltre organizza laboratori teatrali, di musica e di danza come eventi formativi e di condivisione di un modo di operare contro il disagio sociale attraverso l’arte. L’associazione negli anni realizza vari progetti, legati alle arti audiovisive e all’integrazione sociale, quali il concorso fotografico Sinestesie e il festival di cortometraggi AntiCorti.
Nel 2020 crea il progetto The Katerpirlas, per portare l’esperienza e la creatività degli attori della compagnia teatrale Teatro Buffo, ad un pubblico più ampio e variegato, quale quello dei social network, e diventa un canale video su YouTube, The Katerpirlas, che contiene i lavori video realizzati dalla compagnia.
Suzana è mia amica e quindi ho il lusso di non essere obbiettiva. Benché con lei abbia spesso goduto, anche, di chiacchiere argute, è ai suoi silenzi che vorrei che faceste attenzione: lì troverete attenzione, ingegno e accoglienza. Più calore di quanto ci sia in un paiolo sul fuoco. Senza di lei nessun profumo nella grande cucina di Teatro Buffo. A lei, il mio più intimo grazie.
Maria Teresa Farella
Maria Teresa Farella regista e regina, è cresciuta nell’atmosfera mitica di ‘Narciso e Boccadoro’ e, fior di adolescenza, ne porta con sé, in palcoscenico, le suggestioni dell’amore sensuale. Aggiungeteci che è dalla Puglia che viene il sapore della sua carne e il profumo dei suoi desideri: salina espressione del Mediterraneo e curioso piacere di e_vibrazioni intellettuali. E’ facile immaginarla che danza volteggiando alla maniera dei Sufi: lei, la sua gonna a ruota e una musica trascinante in un tardo pomeriggio di Aprile. Non guardatela negli occhi. Fate come lei comanda.
autrice biografema Monica Martino
foto Jessica Tosi
Roberto Cortellesi
Roberto Cortellesi è un “tentacolare tuttologo, appassionato al limite dello sdolcinato”. Così lo definiscono i suoi colleghi della compagnia. Anche lui cresce a Talenti e la sorella lo accompagna nei suoi giochi. E’ nato a Gennaio e mostra una certa passione per l’astrologia quando afferma con orgoglio di essere un Capricorno. Adora i gelati e avere tanti amici. In effetti Roberto è uno strabordante animale sociale dietro una maschera perfetta che non vede l’ora di dire la sua; per lui fare teatro è stato l’esito naturale del suo temperamento. Sul palcoscenico trova se stesso e si riconosce “Io sono un comico!”
autrice biografema Monica Martino
foto Jessica Tosi
Giusi Nazzarro
Nata e cresciuta a Roma, scopre il teatro all’età di 8 anni vestendo i panni di Bert, lo spazzacamino di MaryPoppins, e da quel momento è amore totale. Negli anni studia con vari maestri e frequenta scuole, laboratori e workshop a Roma e all’estero di recitazione e di danza contemporanea. Si laurea con lode al DAMS di Roma Tre con una tesi sul teatro di guerra in Bosnia Erzegovina, dopo la laurea si specializza nel teatro in contesti educativi e sociali frequentando un Master biennale alla Sapienza in Teatro nel sociale e Drammaterapia e frequentando diversi workshop di teatro integrato, danceability e teatro e danza sociale iniziando così a lavorare nei contesti educativi e legati alla disabilità, nei centri diurni e DSM, nei centri anziani, con i migranti. Dal 2008 è attrice della compagnia di teatro integrato Teatro Buffo, con cui ha girato l’italia e è uscita dai confini nazionali portando in scena 7 spettacoli diversi e dal 2011 è socia dell’associazione culturale Anticorpi, di cui oggi è anche vicepresidente, con cui ha organizzato 7 edizioni Di Anticorpi, Festival di teatro per l’inclusione sociale e diverse formazioni legate all’arte e all’inclusione sociale.
Contemporaneamente inizia a lavorare come formatrice per adulti, adolescenti e bambini per organizzazioni come Save the Children e la cooperativa sociale EDI Onlus, per cui lavora in svariati progetti di formazione contro la dispersione scolastica, contro la discriminazione e nella promozione dei diritti dei minori. Diventa esperta di Tutela e protezione di minori contro ogni forma di abuso e violenza, ha fatto parte del Roster emergenze nazionali di Save the Children con cui ha lavorato nelle emergenze terremoto dell’Emilia Romagna e del Centro Italia e nell’emergenza migranti a Roma.
Organizza e coordina team building per i dipendenti di aziende ed è formatrice per gli operatori di dialogo diretto e di telemarketing. Oggi è referente regionale del programma Fare Sistema Oltre l’Accoglienza che promuove l’autonomia di giovani italiani e stranieri in condizioni di vulnerabilità.
Giusi Nazzarro, trent’anni a luglio 2012, ha l’esuberanza riservata di una gran leonessa. Nata e cresciuta nei pressi di Roma, il teatro lo frequenta fin da bambina quando scrive copioni e allestisce spettacoli con e per la sua classe alle scuole elementari e mette in scena, per il solo pubblico familiare, “sketch di parolacce” in rivalsa verso l’autorità paterna. Da adulta il Master in Teatro sociale e gli stage sperimentali in contesti di dopo guerra come quello dei Balcani, la porteranno a fare l’attrice “per un caso”, dice lei. La sua passione segreta è ballare musica anni ’70-’80, da sola o in compagnia, e confessa di nutrire un’ammirazione irrazionale per chi sa cucinare, attività che l’annoia profondamente. Due anni fa l’incontro fulminante con Teatro Buffo le ha fatto scoprire il piacere della sospensione del tempo e l’assenza dell’obbligo di essere altro da se stessi. “Su quel palco,- afferma- io sono Io.”
foto: Suzana Zlatkovic
Emilia Balbo
Una diversità compiutamente felliniana emana dall’atto teatrale di Emilia Balbo: nata “ar Tufello” e vissuta in una famiglia numerosa di sangue siciliano, possiede quella comicità naturale che non fa differenza tra il palcoscenico e il dietro le quinte. Sarà per l’accento romanesco, sarà per l’irruenza che s’intuisce trattenuta, sarà per un ritmo comico che rimanda all’ineludibile, Emilia ci tocca dove nessun altro potrebbe. Oscilla tra la passione per il flipper e l’insalata di riso, e la “cellulite amara” non è per lei un pensiero. E’ in compagnia del suo orsacchiotto preferito in una delle sue esibizioni più famose, ma chissà un giorno entrerà in scena con altri esilaranti fuoriprogramma sulla “proboscide” o su un misterioso mazzo di chiavi. Noi attendiamo fiduciosi.
autrice biografema Monica Martino
Foto Jessica Tosi
Elio Meloni
Elio Meloni è nato a Roma il 7 novembre di “tutti gli anni”. Da bambino desiderava fare il dottore. È tifoso della Roma e leggere il giornale, che tiene sempre con se, è molto più che una semplice passione. Sembra sia stato il caso a portarlo al teatro, ma non è così: da vero pierrot, è schivo a parlare di sé, a rivelare la propria età e mal dissimula le sue emozioni. Il palcoscenico è l’ ambiente che frequenta con determinazione e impeto. Sul palco lui “è il Teatro”. E non lasciatevi trarre in inganno, quel suo sorriso estraniante è parte di quell’abito del quale avrete ancora fame.
autrice biografema Monica Martino
foto Jessica Tosi